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“Romulus”: la serie italiana diretta da Matteo Rovere ha già conquistato il mondo

romulus
“Romulus”, l’inedita serie italiana diretta da Matteo Rovere, Enrico Maria Artale e Michele Alhaique arriverà su Sky nel 2020. Il progetto è già stato acquistato da HBO Europe e da SBS TV Australia.

La serie “Romulus” di Matteo Rovere vola già oltre l’Italia. Acquistata da HBO Europe e da SBS TV Australia, l’opera che parla della fondazione di Roma ha come protagonisti gli attori Andrea Arcangeli, Marianna Fontana, Francesco Di Napoli. Prodotta da SkyCattleya e Groenlandia, la serie è composta da 10 episodi. Oltre a Matteo Rovere, che ha diretto “Il Primo Re” ed è al suo esordio alla regia in un progetto televisivo, troveremo come registi anche Enrico Maria Artale e Michele Alhaique.

Fra storia e leggenda, “Romulus” vanta la particolarità di essere girato in protolatino, ossia in latino arcaico. Le stessa lingua che Rovere aveva scelto per il film con Alessandro Borghi. La serie è ambientata nell’VIII secolo a.C., in un mondo primitivo e brutale. Il destino dell’uomo sembra essere nelle mani dal potere spietato della natura e degli dei. Narra la storia di Romolo e del fratello gemello Remo, vista attraverso gli occhi di tre persone segnate dalla morte, dalla solitudine e dalla violenza: Iemos, Wiros e la giovane vestale Ilia.

Il giovane attore Andrea Arcangeli interpreterà Imos, mentre Francesco Di Napoli sarà Wiros. A dar voce alla giovane vestale Ilia ci sarà l’attrice Marianna Fontana. Tre giovani grandi talenti che si sono fatti apprezzare, in questi anni, sempre di più. Nel cast, troveremo anche: Giovanni BuselliSergio RomanoDemetra AvincolaMassimiliano RossiIvana LotitoGabriel MontesiSilvia Calderoni e Vanessa Scalera.

A novembre 2019, Matteo Rovere aveva scritto sul suo personale profilo Instagram una lunga ed emozionante riflessione sulla serie: «Direi che dopo 30 settimane di duro lavoro fatto di notti, caldo torrido, freddo insopportabile, sabbia, zolfo, pioggia finta e pioggia vera come non ne avevo mai vista, fuoco finto e purtroppo anche fuoco vero, tanto fango, immagini incredibili, trattori per rimuovere i mezzi impantanati e gru per rimuovere i trattori che erano lì per rimuovere i mezzi impantanati, nonché ovviamente battaglie, corse a cavallo, tuffi dai burroni… posso dire, senza timore di essere smentito, due cose: la prima è che il gruppo intorno a me è stato non solo un privilegio, ma anche un orgoglio costante, e la seconda è che quando ho detto al commesso del negozio che mi servivano scarpe comode, ma molto serie, ha fatto bene a darmi retta» .

 

 

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