In occasione del centenario del suffragio femminile negli Stati Uniti e con l’avvicinarsi della Festa della Donna, Time ha passato in rassegna tutte le sue edizioni dal 1920 ad oggi. Per ogni anno ha indicato una donna che ha cambiato la storia dell’umanità, e ha dedicato loro una serie di cover.
Il 2019 è stato un anno molto particolare, che ha visto l’elezione a Persona dell’Anno da parte del Time di Greta Thunberg. La 17enne svedese ha fatto dell’attivismo contro i cambiamenti climatici e della sua lotta contro il menefreghismo dei potenti del mondo verso la distruzione dell’ambiente, una vera e propria missione di vita. Prima di lei, tante altre donne in questi anni si sono distinte per meriti culturali, politici, artistici, umanitari, anche se non sempre adeguatamente riconosciute.
Chi sono le 100 donne scelte da Time
Una soltanto, l’italiana nella lista di Time: Maria Montessori. A lei si deve la messa a punto di un metodo d’insegnamento che ha rivoluzionato il mondo della scuola e l’approccio allo studente, sin dalla più tenera età. Il Time le ha dedicato l’annata 1931.
Tra le donne che Time ha ritenuto particolarmente influenti spicca la first lady Michelle Obama, Donna dell’Anno nel 2008. Ebbe un ruolo decisivo con il suo charme, la sua eleganza unita a grande competenza e professionalità, nella campagna elettorale di suo marito, futuro Presidente degli Stati Uniti d’America. E ancora: Gloria Steinem (icona del movimento femminista). Lady Diana, Stephanie Kwolek (chimica statunitense inventrice del kevlar), Jacqueline Kennedy (la più giovane first lady della storia americana, oltre che icona fashion). E naturalmente la Regina Elisabetta II.
Ma Time ha trovato spazio anche per personalità meno politicamente impegnate, ma più legate allo show business. Tra loro Madonna, Beyonce Knowles, Marilyn Monroe. Per la moda, la stilista Coco Chanel, fondatrice dell’omonima Maison.
Ciascuna di loro ha dato un contributo notevole, in questi ultimi 100 anni di storia, sotto tanti punti di vista e in diversi settori. Ciascuna di loro è stata capace di distinguersi, di far parlare di sé, di lasciare un segno e portare avanti una battaglia in nome non solo delle proprie ambizioni personali, ma spesso per cause ben più grandi. Dobbiamo a tutte loro moltissimo.