Alla Paris Fashion Week, in occasione della presentazione della collezione Autunno-Inverno 2020-2021, Balenciaga ha presentato un allestimento da scenario apocalittico. Lo scopo? Scuotere le coscienze e far riflettere sul modo in cui stiamo trattando il mondo in cui viviamo.
Lo stilista georgiano Demna Gvasalia, direttore artistico di Balenciaga, ha scelto di schierarsi in modo molto netto e di mandare un messaggio molto chiaro. Un vero e proprio grido d’allarme in nome di una maggiore cura e attenzione da rivolgere al pianeta, per scongiurare i rischi legati al cambiamento climatico. Lo ha fatto con le armi a sua disposizione, col linguaggio comunicativo a lui più noto, fatto di scenografie, luci, colori, musiche. L’allestimento realizzato per la sfilata è potente, quasi da set cinematografico. Mare in tempesta, inondazioni, lampi di fuoco, eclissi: tutto l’apparato serve a mostrare la natura nella sua versione più estrema e quasi ostile all’uomo.
Borse, abiti e accessori passano quasi in secondo piano rispetto al messaggio di fondo proposto, che mette lo spettatore in imbarazzo, a disagio. La sensazione non è piacevole, nel vedere le acque scure e torbide inondare la passerella, che si riflettono nello schermo posto in alto e che quasi piomba sulle teste dei modelli e della platea, schermo che proietta sinistre immagini apocalittiche. Di sottofondo, una musica martellante e cupa.
Ne viene fuori qualcosa di quasi claustrofobico, come a dire: non abbiamo scampo. Il mondo che stiamo creando finirà con lo schiacciarci se non facciamo subito qualcosa, se non invertiamo la rotta delle nostre azioni scellerate.