Amici per il Centrafrica Onlus è un’associazione apolitica e laica che dal 2001 opera nella Repubblica Centrafricana e nei Paesi limitrofi. La Onlus è sostenuta, tra gli altri, dal regista Ferzan Özpetek e dall’attrice Paola Minaccioni. Abbiamo incontrato Pierpaolo Grisetti, presidente dell’Associazione, per conoscere più da vicino l’impegno e gli obiettivi dei volontari.
Amici per il Centrafrica, grazie ai suoi volontari, è stata capace di realizzare negli anni molti progetti concreti per aiutare gli ultimi del mondo. Tra i sostenitori dell’Associazione ci sono personaggi dello spettacolo come le showgirl Elena Barolo, che ne è anche la madrina, e Giorgia Palmas. Spicca anche il sostegno del regista Ferzan Özpetek, che con la sua tournee teatrale di “Mine Vaganti” ha aderito, il prossimo 27 marzo, ad una raccolta fondi. L’intero incasso della tappa di Mestre sarà totalmente devoluto al progetto “La Scuola dei Mestieri”. Anche Paola Minaccioni sostiene la Onlus. L’attrice, protagonista di “Mine Vaganti”, è in tournée anche con il suo spettacolo “Dal vivo sono molto meglio”. La serata del 19 aprile 2020 al Teatro Serassi, Villa d’Almè (Bergamo) sarà a favore di Amici per il Centrafrica.
Abbiamo chiesto a Pierpaolo Grisetti, Presidente dell’Associazione Amici per il Centrafrica Carla Maria Pagani, di raccontarci chi sono e cosa fanno i volontari della Onlus.
Ci racconta la storia dell’Associazione? Com’è nata?
L’Associazione è nata nel 2001. L’anno prima la fondatrice dell’Associazione, Carla Maria Pagani, si era recata in visita alla zia Suor Beniamina. Carla è rimasta colpita dal livello di povertà, dalla sofferenza che regnava e dalla carenza di mezzi a disposizione delle suore comboniane. Così, al suo rientro in Italia, ha deciso di attivarsi ed impegnarsi nella costruzione di un Centro Sanitario, il Centro Mama Silvana. Io ero il suo commercialista, e mi ha chiesto una mano per iniziare a raccogliere fondi. Decidemmo di fondare l’Associazione anche per dare ai sostenitori un beneficio fiscale. Da lì è partito il progetto.
Quali sono i bisogni e le emergenze più urgenti?
Riprendendo una frase di Nelson Mandela che diceva che “l’educazione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo”, l’Associazione opera per assicurare, oltre alle cure mediche, anche l’istruzione, che è uno dei bisogni primari per rendere liberi i ragazzi. Il centro “La Joie de Vivre” è nato proprio per questo scopo.
Quali obiettivi avete raggiunto in questi quasi vent’anni di attività?
Abbiamo raggiunto grandi traguardi. Fra questi, più di 3mila bambini sostenuti nello studio ogni anno, 15 scuole costruite o ristrutturate. Copriamo tutto il ciclo di istruzione, dalla materna all’elementare fino all’accesso universitario. Abbiamo realizzato un centro sanitario pediatrico che si chiama Centro Maman Carla, in onore della nostra fondatrice, dove riusciamo a fornire cure gratuite a ragazzi da zero a quattordici anni. Il centro è composto da un reparto pediatria, da un centro analisi, da un centro odontoiatrico e da un centro oftalmico. Nel 2009 si è presentata l’opportunità di acquistare un terreno nella capitale Bangui, e lì è nato il centro “La Joie de Vivre”, un centro educativo-sanitario per bambini in difficoltà.
All’interno de La Joie de Vivre c’è “La scuola dei Mestieri”, il progetto sostenuto anche da Ferzan Özpetek e da Paola Minaccioni. Vuole raccontarci qualcosa in più?
“La scuola dei mestieri” ha come obiettivo quello di insegnare ai ragazzi del Centrafrica un lavoro, che permetta loro di credere e sperare in un futuro migliore. Il lavoro garantisce dignità, rispetto di sé e degli altri, il raggiungimento di un equilibrio e di un’autonomia e rappresenta lo strumento per combattere quella spirale di violenza che ha distrutto la Repubblica Centrafricana negli ultimi anni. Presto ci sarà anche una scuola di moda, dove insegneremo alle donne a cucire dei vestiti partendo dai modelli.
Come siete venuti in contatto con Ferzan Özpetek e Paola Minaccioni?
Il nostro ufficio stampa, Carola, è una cara amica di Paola Minaccioni e di Ferzan Özpetek. Ha parlato loro dell’Associazione, ed entrambi hanno subito aderito e preso a cuore il progetto, impegnandosi molto concretamente.
Quanto è importante il contributo di personaggi con la loro visibilità e popolarità?
È fondamentale. Noi raccogliamo i fondi attraverso campagne di sensibilizzazione ed eventi, quindi avere personaggi che ci sostengono con la loro fama e popolarità ci aiuta a far conoscere la nostra Associazione.
Ci sono altri personaggi del mondo dello spettacolo che vi sostengono?
Sì, le prime sono state Elena Barolo e Giorgia Palmas. Entrambe hanno adottato una bambina. Elena è la madrina del progetto Sostegno a Distanza. Un altro nostro sostenitore è il Campione del Mondo Giuseppe Bergomi.
Come si può sostenere l’Associazione?
Attraverso delle donazioni una tantum, oppure facendo dei versamenti sui vari progetti. Tra questi c’è la campagna Sostegno a Distanza: versando 20 euro al mese si possono adottare uno o più bambini.
Chi volesse sostenere l’Associazione Amici per il Centrafrica, trova le modalità sul sito: amicicentrafrica.it