Stress a ansia sono due conseguenze del diffondersi del Coronavirus. Un problema del genere l’umanità, abituata dal progresso scientifico a trovare una cura e una soluzione a quasi tutte le malattie, non lo ricordava da decenni.
Dopo le grandi scoperte della penicillina nel 1928 e degli antibiotici negli anni Quaranta, ci eravamo abituati, almeno nella società occidentale, ad avere un farmaco per tutto, ad eccezione di quei mali non causati da virus o batteri. Per questo ora ci sentiamo così fragili così impotenti, così minacciati. Oltre al virus dilaga un’epidemia di stress, di ansia, di sconforto e di insicurezza. Il tutto, al tempo di Internet e dei social, viene amplificato all’ennesima potenza e si fa fatica a distinguere le notizie vere dalle fake news.
Anche per questo gli esperti della Società italiana di Psichiatria (Sip), hanno messo a punto alcune regole “anti-panico”. A partire dall’appello di non modificare bruscamente le proprie abitudini quotidiane.
«La paura di un’epidemia è antica quanto l’uomo», dice Enrico Zanalda, presidente della Sip, «e in questo caso è amplificata dalla diffusione virale e velocissima di notizie parziali, quando non addirittura false, che può causare un crollo di fiducia nei rapporti tra le persone e nelle Istituzioni».
A pesare inoltre è il fatto che «il virus sta modificando le nostre abitudini e i nostri impegni, provocando l’annullamento di grandi eventi o congressi, ma anche la posticipazione o cancellazione di centinaia di migliaia di eventi minori però importanti nella vita quotidiana delle persone, da una festa per i 18 anni a un battesimo, dai matrimoni a una cena per la pensione. Tutto ciò genera ulteriore incertezza emotiva».
A questo si aggiunge il fatto che, come spiega Massimo Di Giannantonio, presidente eletto della Sip e ordinario di psichiatria all’Università di Chieti-Pescara, «la circolazione di notizie a volte contraddittorie unite alle forti, ma necessarie, misure assunte creano un mix ansiogeno che ha modificato la percezione di salute e benessere individuale e rischia di generare anche ipocondria e ansia da untori».
Ecco le regole della Sip per affrontare le paure scatenate dal virus
1) Attenersi alle comunicazioni ufficiali delle autorità;
2) Riconoscere che le cose ‘spaventose’ non sono necessariamente le più rischiose;
3) Mantenere la calma, non stravolgere le proprie abitudini ed evitare di prendere decisioni se si è in un momento di panico;
4) Affidarsi solo alle testate giornalistiche autorevoli;
5) Non fare tesoro di ciò che si intercetta online e sui social media, se non accuratamente verificato;
6) Rivolgersi al proprio medico e non chiedere opinioni su gruppi social;
7) Se compaiono ansia o depressione rivolgersi a specialisti.