Joaquin Phoenix vince l’Oscar per la sua interpretazione di “Joker”, e sul palco del Kodak Theatre pronuncia un discorso molto emozionante, ricordando i suoi anni difficili. Ricorda commosso il fratello River, scomparso a soli 23 anni.
Joaquin Phoenix vince il primo, meritatissimo premio Oscar per “Joker”. Durante la cerimonia conclusasi poche ore fa, alla star di Hollywood è stata consegnata la statuetta come Miglior attore protagonista. Phoenix, dato per favorito, ha battuto gli altri quattro attori in nomination: Adam Driver (Storia di un matrimonio), Jonathan Pryce (I due papi), Leonardo DiCaprio (C’era una volta … a Hollywood) e Antonio Banderas (Pain and Glory).
L’infanzia in una famiglia hippie e il dramma per la morte del fratello
Joaquin Phoenix è nato a San Juan, Portorico, il 28 ottobre del 1974. È il terzo di cinque figli, dopo River, morto per overdose nel 1993, e Rain, e prima di Liberty e Summer. Joaquin è l’unico che non porta un nome ispirato alla natura; sentendosi escluso, a quattro anni decise di farsi chiamare Leaf (“foglia”), nome che utilizzò anche come attore fino all’età di 15 anni. I genitori si conobbero in California nel 1968. John diede un passaggio in auto ad Arlyn, che stava facendo l’autostop. Si sposarono l’anno seguente e vissero per qualche tempo presso varie comunità hippie sparse per gli States. Poi si trasferirono in America Latina, dove nacque Joaquin. Nel 1978 si stabilirono in Florida, dove cambiarono legalmente cognome in “Phoenix”, in riferimento alla figura mitologica dell’araba fenice che risorge sempre dalle proprie ceneri, simboleggiando così un nuovo inizio per la loro famiglia
Joaquin è un ambientalista e animalista convinto. L’attore è vegano da quando era bambino, sostiene la Peta, e lo scorso 11 gennaio si è fatto arrestare a Washington durante una manifestazione contro il cambiamento climatico e in difesa del pianeta. La sua adolescenza è stata devastata dalla scomparsa del fratello maggiore River, anche lui attore. River Phoenix è morto nel 1993 a 23 anni davanti agli occhi di Joaquin per un’overdose di alcol e droghe. In seguito a questo trauma, Joaquin Phoenix abbandonò la recitazione per più di un anno. Poi tornò a lavorare.
Il Gladiatore, l’equilibrio instabile e il rehab
Il 2000 fu l’anno della consacrazione mondiale con ‘interpretazione dello spietato imperatore romano Commodo ne “Il gladiatore” di Ridley Scott. Questa interpretazione gli è valsa la prima candidatura al Premio Oscar. Ma il suo fragile equilibrio lo ha portato nei primi anni Duemila a dover affrontare una serie di dipendenze, fino al ricovero in un rehab nel 2005. Negli anni, Phoenix è riuscito a liberarsi dai suoi demoni e dagli abusi di alcol, e la sua carriera pian piano ha ripreso slancio.
Nel 2005 interpreta il musicista Johnny Cash nel biopic “Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line” di James Mangold, per il quale vince un Golden Globe per la migliore interpretazione da protagonista e ottiene una seconda nomination all’Oscar, che non vince battuto da Philip Seymour Hoffman con Capote.
Il 2012 è l’anno che vede Phoenix protagonista del film di Paul Thomas Anderson “The Master”, ispirato alla storia di Scientology. Per “The Master” riceve la Coppa Volpi alla 69ª Mostra di Venezia, e la terza candidatura come miglior attore protagonista agli Oscar. Anche questa volta però è battuto da Daniel Day-Lewis con “Lincoln” di Steven Spielberg.
L’incontro con Rooney Mara, la rinascita e finalmente l’Oscar per “Joker”
Phoenix figura nel 2013 tra i protagonisti di “C’era una volta a New York “e anche del film di Spike Jonze “Lei (Her”), toccante e bizzarra storia d’amore tra uno scrittore recentemente divorziato e Samantha, un sistema operativo doppiato, nella versione originale, da Scarlett Johansson. Il film ottenne l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale.
Nel 2015 è invece protagonista di “Irrational Man” di Woody Allen, dove recita al fianco di Emma Stone e Parker Posey. Nel 2017 è protagonista di “A Beautiful Day – You Were Never Really Here” di Lynne Ramsay, dove interpreta un veterano impegnato a salvare alcune ragazze coinvolte in un pericoloso giro di prostituzione. Al Festival di Cannes Joaquin Phoenix vince il premio alla migliore interpretazione maschile.
Il 2018 lo vede impegnato nelle riprese del biopic “Don’t Worry” di Gus Van Sant, dove interpreta il fumettista paraplegico John Callahan. Poi nel film “Maria Maddalena” di Garth Davis, incentrato sulla figura della Maddalena, interpretata dalla compagna Rooney Mara, in cui veste i panni di Gesù di Nazareth, e della commedia western “I fratelli Sisters” di Jacques Audiard.
Il discorso dopo la premiazione agli Oscar 2020
Alla fidanzata Rooney Mara, con la quale dalla scorsa estate è fidanzato ufficialmente, ha dedicato il suo discorso dopo aver ricevuto l’Oscar. L’attore ha parlato dei diritti che tutti dovrebbero vedere riconosciuti e garantiti. Ha ammonito dalla prepotenza dell’uomo, che pensa di essere il centro del mondo e di poter sfruttare la natura senza conseguenza.
«Parliamo sempre di una razza che vuole prevalere sugli altri, penso che siamo diventati così disconnessi dalla natura e crediamo di essere al centro di tutto. Abbiamo paura dell’idea di cambiare, ma dovremmo usare l’amore e la compassione come principi guida», ha detto Phoenix. Poi ha aggiunto: «Quando usiamo l’amore e la compassione come principi guida, possiamo creare sistemi di cambiamento. Non quando ci annulliamo l’un l’altro per gli errori del passato, ma quando ci guidiamo l’un l’altro per crescere, per la redenzione, questo è il meglio dell’umanità».
Poi il premio Oscar è entrato in un discorso più personali, ammettendo i suoi errori e ringraziando per aver avuto una seconda chance. «Io ho fatto cose terribili nella mia vita, sono stato un collega difficile, egoista, cattivo e crudele, ma molti di quelli che sono in questa sala mi hanno dato una seconda opportunità. È qui che viene fuori il meglio dell’umanità». Infine Joaquin Phoenix ha ricordato commosso suo fratello River. «Quando mio fratello aveva 17 anni ha scritto queste parole: “corri verso il rifugio con amore e troverai la pace”».
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