Brunori Sas firma la colonna sonora del nuovo film di Aldo Giovanni e Giacomo, “Odio l’estate”, che uscirà il prossimo 30 gennaio. Nella soundtrack oltre a “La canzone che hai scritto tu”, estratto da Cip!, anche l’inedito “Bum Bum Bum”
Brunori Sas firma la colonna sonora di Odio l’estate, il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo diretto da Massimo Venier. Il film è prodotto da Paolo Guerra per AgiDi Due in collaborazione con Medusa Film e Sky Cinema. Sarà in tutte le sale a partire dal 30 gennaio, distribuito da Medusa Film. Aldo Giovanni e Giacomo raccontano una storia di amicizia e sentimenti come nella loro tradizione cinematografica più amata.
Nella colonna sonora anche l’inedito “Bum Bum Bum”
Scritta da Brunori Sas accompagnato dalla sua storica band, la colonna sonora, caratterizzata da influssi folk, contiene un inedito, “Bum Bum Bum”. Ma non è tutto. Nella soundtrack troviamo sia “La verità” che “La canzone che hai scritto tu”, una canzone d’amore alla maniera di Brunori, condita di sonorità elettroniche e fiati, contenuta nel suo ultimo lavoro, Cip!, stabile al primo posto della classifica FIMI/GFK degli album e dei vinili più venduti.
“Mi sono approcciato alla stesura della colonna sonora mosso da un grande affetto nei confronti di Aldo Giovanni e Giacomo, che hanno rappresentato (non solo per me) un modello di comicità unica e innovativa – racconta Brunori – “Sono molto legato a loro soprattutto perché mi ricordano i momenti di ilarità con mio padre, la visione dei loro sketch accompagnava grandi risate in famiglia. Massimo, il regista, mi ha contatto sull’onda del trasporto emotivo legato a La verità, un pezzo che lo aveva colpito particolarmente. Mi ha subito detto che sarebbe stato un film con molta musica e quando ho letto la sceneggiatura ho subito immaginato un mondo musicale ispirato al folk americano, un po’ perché associavo la sceneggiatura allo spirito di Little Miss Sunshine e un po’ perché mi piaceva che il film avesse un’attinenza sonora col disco che stavamo contemporaneamente registrando. Inoltre mi è piaciuto potermi misurare con qualcosa che non è esattamente collegato alla mia composizione, ma “al servizio di altro”, per quanto sia difficile per un carattere megalomane e narcisista come il mio”.