Ritorna nelle città il tendone simbolo del Grand Chapiteau della compagnia di Montreal. “Totem”, lo show del Cirque du Soleil diretto da Robert Lapage, insieme al fondatore Guy Laliberte, arriva per la prima volta in Italia. A Roma dal 1° aprile 2020 e dal 20 maggio a Milano
Il Cirque du Soleil è un famoso circo canadese, fondato nel 1984 dall’ex-mangiatore di fuoco allora ventitreenne Guy Laliberté a Montréal. Ha circa 5000 dipendenti, che danno vita a 14 spettacoli in tutto il mondo, e altri 10 spettacoli stabili, ognuno con differenti tematiche a Montréal, Las Vegas e New York. La grande particolarità è che non ci sono animali nei suoi spettacoli.
Viaggio nell’evoluzione del genere umano
Totem segue la specie umana dallo stato anfibio originario fino al suo più estremo desiderio: quello di volare. I personaggi si evolvono sul palcoscenico, evocando una tartaruga gigante, simbolo delle origini per molte civiltà antiche. Totem esplora i legami tra l’Uomo e le altre specie, i suoi sogni e il suo infinito potenziale. Lo spettacolo esplora i sogni dell’umanità e pone l’attenzione sui rapporti che ci legano sia alle nostre origini animali, che alle specie con cui condividiamo il pianeta. Lo show descrive un mondo di personaggi archetipici con esibizioni acrobatiche che evocano i momenti della storia dell’evoluzione, in perfetta armonia con la Natura che li ospita. Assistono e mettono in scena le costanti ed esistenziali domande sulla vita.
Totem è la celebrazione della più grande conquista dell’umanità
Tra esibizioni acrobatiche nel più classico stile circense e videomapping innovative creando effetti ottici e proiezioni che interagiscono con i movimenti degli artisti, lo spettatore è immerso nella celebrazione della natura e nelle principali tappe dell’evoluzione. Sono 48 artisti tra acrobati, attori, musicisti e cantanti, provenienti da 28 Paesi. Uno spettacolo mai visto in Italia (parecchie date già sold out), ma che dalla sua prima mondiale nel 2010, è stato visto da 6 milioni di persone. Uno show tra sogno e realtà, tanto che anche costumi e scenografia nascono da un intenso e fondamentale studio su animali, piante e uccelli, senza tralasciare le tradizioni culturali e tribali.