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200 anni di Infinito: le voci di ventidue grandi della musica d’autore italiana recitano i versi della poesia di Leopardi

Il video, in onda da ieri e fino al 31 dicembre, è realizzato dal Mibact in collaborazione con la Rai. I volti dei cantanti non vengono svelati, nè sono mostrati i loro volti. Ma non è difficile riconoscere i grandi nomi della musica italiana in questo gioco, che chiude le celebrazioni per i 200 anni de L’Infinito

Un mosaico di ventidue voci che appartengono a ventidue grandi della musica d’autore italiana. I loro volti e nomi restano un mistero, ma alcune delle loro voci sono riconoscibili sin dal primo ascolto. Inconfondibili quelle di Laura Pausini, di Mina, Celentano, Claudio Baglioni, Gianna Nannini, Ornella VanoniePatti Pravo. Ognuno di loro recita un verso dell‘Infinito di Giacomo Leopardi. Il video 200 anni di Infinito è stato realizzato dalla Rai e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo per celebrare i duecento anni della poesia composta dal poeta recanatese nel 1819. Provate anche voi a indovinare le voci dei ventidue cantanti.

200 anni L'Infinito di Giacomo Leopardi

Un mosaico di voci di ventidue grandi artisti – ognuno dei quali recita un verso dell‘Infinito di Giacomo Leopardi – si unisce all’animazione del manoscritto leopardiano in un viaggio sonoro e visivo.Il video, targato #Rai e MiBACT, sarà in onda dal 19 al 31 dicembre su tutti i canali Rai e su RaiPlay per celebrare i duecento anni della poesia composta dal poeta recanatese nel 1819. #200Infinito

Publiée par Rai Cultura sur Jeudi 19 décembre 2019

Le voci degli artisti si uniscono alla stesura autografata di Leopardi

200 anni di Infinito sarà in onda dal 19 al 31 dicembre su tutti i canali Rai e su RaiPlay. Un viaggio sonoro e visivo in cui le voci degli artisti, che hanno offerto gratuitamente e con entusiasmo il proprio contributo, si uniscono all’animazione del manoscritto di Leopardi. La stesura autografa utilizzata per realizzare il video Rai è conservata dal Comune di Visso in provincia di Macerata, dove ha fatto ritorno dopo la mostra a Recanati. I quindici endecasillabi sciolti introdotti dal titolo “L’Infinito” sono scritti ordinatamente al centro della pagina con tratto nitido e sottile, in un inchiostro marrone dal fondo molto scuro.

“La canzone d’autore è erede della grande poesia” ha detto il Ministro Franceschini

Composto tra la primavera e l’autunno del 1819, la versione dell’”Infinito” utilizzata per il video è quella che approdò alle stampe solo sul finire del 1825.  In quell’anno apparve per la prima volta sulla rivista “Il Nuovo Raccoglitore”, insieme alla “Sera”. Esiste anche una prima stesura dell’Infinito di Leopardi, conservata alla Biblioteca Nazionale di Napoli Vittorio Emanuele III dove è esposta in occasione del bicentenario. Fa parte di un fascicoletto su cinque bifogli spessi, rigati e dai margini irregolari.

Questo è un dono senza volto e senza nome. Una straordinaria dichiarazione d’amore collettiva da parte di grandissimi artisti della musica nei confronti di una poesia che ci portiamo dentro per tutta la vita, quella più gelosamente custodita dagli anni della scuola. Del resto la canzone d’autore è erede della grande poesia, e noi nel 2017 con la legge 175 ne abbiamo riconosciuto il valore“. Queste le parole del ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini.

 

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