Le Feste si sa, portano con sé la magia dell’attesa e la gioia della convivialità, ma fra pranzi e cenoni il rischio è quello che la “troppa bontà” appesantisca la silhouette. Eppure, con i giusti accorgimenti a tavola, è possibile gustare a pieno i piatti delle feste, senza rinunciare a qualche sana trasgressione
Emanuela Caorsi, prima nutrizionista olistica d’Italia ci svela alcune strategie e ci da qualche consiglio per non ingrassare senza rinunciare ai piaceri della buona tavola
1. Un’insalata ci salverà
per favorire il senso di sazietà e depurare l’organismo è consigliabile assumere un bel piatto di verdure ricche di fibra. Non “tristi” verdure al vapore, ma insalate sfiziose, come quella di finocchi, arance e pistacchi o broccoli al forno con noci, feta e melograno.
Il consiglio furbo: per tenere a bada l’appetito, provate la mia ricetta speciale, ispirata a profumi e sapori della Sicilia.
Insalata di arance, finocchi e pistacchi
Ingredienti per 6-8 persone
3 finocchi (con la barbetta verde)
3 arance
2 cucchiai di olio EVO
1 bel pizzico di sale integrale
3 cucchiai di pistacchi al naturale
Chicchi di melograno per decorare
Procedimento
- Tenete da parte qualche ciuffetto verde della barba del finocchio.
- Lavate i finocchi, divideteli a metà nel senso della lunghezza e tagliateli a fettine sottili con una mandolina o con il coltello. Teneteli da parte.
- Pelate a vivo due arance e tenete i segmenti di arancia.
- In una ciotola, unite il succo della terza arancia, l’olio Evo e il sale. Emulsionate tutto con una frusta o una forchetta.
- In una ciotola capiente mettete i finocchi e i segmenti di arancia, aggiungete il condimento a base di succo di arancia e olio Evo. Mescolate bene con le mani o con un cucchiaio.
- Lasciate marinare per almeno un’ora in frigorifero.
- Togliete l’insalata dal frigo 30 minuti prima di servirla.
- Tritate grossolanamente i pistacchi e aggiungieteli insieme al melograno e ai ciuffetti verdi di finocchio all’insalata un attimo prima di servirla.
2. Non esagerate con il Mix & Match
Più alimenti si mangiano durante lo stesso pasto, più la digestione diventa difficile perché l’organismo non capisce cosa debba assimilare prima o dopo.
Il consiglio furbo: cercate di trattenervi con gli antipasti, scegliendone solo un paio, per poi concedervi le altre portate.
3. Less is more
Se riuscite ad arrivare a fine pasto senza sentirvi esplodere è già un’ottima cosa: la vostra digestione non ne risentirà e vi sveglierete senza quei fastidiosi occhi gonfi dovuti ad una digestione lenta e ad un fegato affaticato.
Il consiglio furbo: Il segreto è assaggiare un po’ di tutto senza esagerare.
4. Senza guscio è meglio
“La frutta a guscio contiene delle sostanze che inibiscono il funzionamento dei nostri enzimi digestivi: meglio non esagerare con noci, nocciole, pistacchi e affini, per non rischiare di rallentare la nostra digestione”, raccomanda la nutrizionista.
Il consiglio furbo: la frutta a guscio andrebbe sempre messa in ammollo, almeno per dodici ore, per poter eliminare i suoi “anti-nutrienti”, ed essiccata per una conservazione ottimale.
5. Frutta a fine pasto? Preferite quella disidratata
La frutta fresca a fine pasto andrebbe evitata perchè fa fermentare gli alimenti appena ingeriti.
Il consiglio furbo: Meglio la frutta disidratata, ma senza esagerare, perché è pur sempre molto zuccherina e se abbinata a panettone, pandoro e torrone rischia di far impennare l’apporto calorico.
6. Lotta all’acidosi
Visto che spesso le cene sono accompagnate da vino e bollicine che tendono ad acidificare il corpo e a sovraccaricare il fegato, già affaticato dalle abbuffate natalizie, per evitare di svegliarsi con il cerchio alla testa il giorno dopo, è consigliabile assumere un basificante prima del riposo notturno, ovvero un mix di minerali facile da trovare anche in farmacia.
Il consiglio furbo: provate anche il classico rimedio della nonna: la limonata calda con una foglia di alloro può essere portentosa per stimolare la digestione.
7. Il giorno dopo un pasto in meno
“Il mio consiglio è di digiunare, saltando un pasto e bevendo solo acqua calda fino al pasto successivo”, spiega Emanuela Caorsi. “Quindi se fate il cenone, saltate la colazione e pranzate il giorno dopo oppure, se fate il pranzo, saltate la cena e fate colazione il giorno dopo. Mangiare il pasto successivo solo quando si ha genuinamente fame e si sente il famoso buco nello stomaco è importantissimo”.
8. Godetevi il momento
“Questo è il mio consiglio di cuore: godetevi il momento senza pensare troppo alle calorie o alla linea: non sarà un pasto un po’ più abbondante a mandare all’aria ciò che avete fatto fino a quel momento”, conclude la nutrizionista.
Chi è Emanuela Caorsi
Emanuela Caorsi, la prima Nutrizionista Olistica in Italia, ha deciso di lasciare il suo precedente lavoro da Ingegnere Strutturista per seguire la sua “missione”: insegnare alle persone la stretta connessione tra alimentazione e salute. La sua formazione all’avanguardia grazie al percorso di studi svolto presso la Canadian School of Natural Nutrition in Canada la porta spesso a diffondere informazioni “scomode” (ma incredibilmente vere) e controcorrente circa alimentazione e salute. Per Emanuela il conteggio di calorie e “macros” è ormai anacronistico: quello che conta sono la qualità e la provenienza del cibo che si mangia. Inoltre, per Emanuela, non esistono tabelle standardizzate valide per tutti: ogni persona è unica, con una sua storia medica, ma soprattutto con un vissuto e un bagaglio di emozioni che non possono essere trascurati. Emanuela ha ricevuto il premio come Miglior Healthy Food Blog ai Cucina Blog Award de Il Corriere della Sera del 2018.