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“Lorenzo sulla Luna”, il concept album di Jovanotti tutto analogico e in edizione limitata

Dopo il trionfo del Jova Beach e dopo il successo di una nuova frontiera di formato musicale con l’EP Jova Beach Party con sei produttori al suo fianco, eccolo con un progetto ancora una volta sorprendente: Lorenzo sulla luna

Un disco importante per comprendere un artista in continuo movimento che passa dall’essenzialità di un disco come “Oh,vita!”  alla forma live più innovativa delle feste in spiaggia con 600 mila spettatori al concept album Lorenzo sulla Luna. Esce oggi, 29 novembre, ed è disponibile in CD, LP e LP in edizione limitata è un disco underground.

L’album è prodotto da Rick Rubin, storia della musica mondiale e produttore tra gli altri di artisti del calibro di Red Hot Chilli Peppers, Linkin park, Rage Against the Machine, Adele, Ed Sheeran, Slayer e che a fine 2017 ha prodotto con Lorenzo “Oh,vita!”, certificato quattro volte disco di platino. E che più recentemente ha prodotto il singolo “Prima che diventi giorno” contenuto nell’Ep Jova Beach Party, per settimane in vetta alle classifiche dei brani più suonati in radio.

“Questo disco per me è una faccenda soprattutto emotiva”

“Per me questo album è una faccenda personale, soprattutto emotiva, che non ha quasi niente a che fare con la mia carriera discografica, che è tutta da sempre concentrata (o vuole esserlo) su una mia ricerca di forme fresche per esprimere la stessa cosa, che se dovessi esprimere con una sola parola chiamerei “vitalità”. Ascoltatelo come una playlist tematica, breve e incompleta” ha detto Lorenzo. “Si tratta di un album fatto in pochi giorni anche se contiene mezzo secolo di vita, della mia nella fattispecie, di ascoltatore di musica più che di “musicista”. 

“Lo sbarco sulla Luna è la prima immagine che ricordo della mia vita”

Il viaggio di Lorenzo sulla Luna è tutto analogico: è un disco prodotto come se internet non esistesse, come se non esistesse pro tools, è una playlist di pezzi messa insieme come in una cassetta, una C=46 per l’esattezza. L’album comprende 2 brani di Jovanotti e 9 cover di canzoni italiane dedicate alla Luna, tra le quali “Guarda che Luna” di Fred Buscaglione, “Luna” di Gianni Togni e “L’Ultima Luna” di Lucio Dalla. “Era l’inizio del 2019 e io pensavo spesso in quei giorni al fatto che lo sbarco sulla luna in tv è la prima immagine che ricordo della mia vita” ha dichiarato Lorenzo. “Intanto uscivano film sull’anniversario, libri, articoli di giornale e ho cominciato a pensare a quelle canzoni italiane che hanno la parola luna nel testo, a quelle che mi venivano in mente, ma senza googlare la parola”.

“Il disco è fatto come se queste canzoni le avessi ascoltate in un tempo remoto e le dovessi tramandare a memoria, senza basarmi sulle registrazioni, sui dischi stessi in cui state incise” ha detto ancora Jovanotti. “È un album che parla di un futuro vintage. Il risultato è qui, nudo e crudo, molto lontano da quello che io intendo per “album di cover” ma di fatto trattandosi esattamente di questo e vivendo e nutrendosi di questa contraddizione”

La tracklist dell’album

  • Notte di luna calante (Domenico Modugno, 1968)
  • Luna (Gianni Togni, 1980)
  • Accendi una luna nel cielo (Ornella Vanoni, 1976)
  • Luna di città d’agosto (Jovanotti, 1997)
  • L’ultima luna (Lucio Dalla, 1979)
  • Chiaro di luna (Jovanotti, 2017)
  • La luna piena (Samuel, 2017)
  • Una notte in Italia (Ivano Fossati, 1986)
  • La faccia della luna (Tre allegri ragazzi morti, 2010)
  • Luna rossa (Giorgio Consolini 1950)
  • Guarda che luna (Fred Buscaglione, 1959)

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