Prendete l’alta sartorialità di un atelier di moda maschile, e applicatela al mondo del childrenswear. Il risultato di questa equivalenza è I Piccoli GiosBrun, una linea di abbigliamento junior, prodotta e distribuita da Two Brothers, che trasferisce il classicismo, l’eccellenza dei materiali, la cura nei dettagli, la qualità della tradizione italiana al mondo dei bambini da 1 a 16 anni, preservandone lo spirito gioioso e disincantato.
Abbiamo incontrato Anna Bonanni, fondatrice e presidente di GiosBrun, per farci raccontare la storia del brand, che è nato come atelier maschile e si è trasformato nel tempo in uno dei marchi italiani di abbigliamento per bambini più apprezzati e conosciuti nel mondo.
Anna, partiamo dall’inizio. Ci racconti la storia di GiosBrun?
Tutto è iniziato nel 2009 dall’incontro tra me ed il mio ex direttore creativo. Dalla crasi dei nostri due cognomi è nato anche il nome del marchio.
Tu sei un ingegnere gestionale, non provieni dal settore della creatività e del design, ma hai acquisito competenze nel mondo della Moda e del Luxury
Sì, è esatto. A Milano ho fatto molte esperienze importanti, tra le quali quella nel gruppo Gucci, poi da Bottega Veneta, e in seguito da Tod’s.
GiosBrun è nata a Roma, nel quartiere Parioli. Come mai da Milano hai deciso di trasferirti nella Capitale?
Ho vissuto a Milano 13 anni, poi una decina di anni fa è stato l’amore a condurmi a Roma. Qui è nato questo brand, che mi ha dato la possibilità di continuare a fare il mestiere per il quale avevo acquisito parecchia esperienza e contemporaneamente mi ha permesso di sperimentare e di mettere in gioco il mio lato creativo.
Già, perché in GiosBrun non ti limiti ad esprimere le tue capacità manageriali, ma supervisioni le collezioni
Proprio così. Ho avuto la possibilità di lavorare con molti creativi, esperti di stile, che mi hanno trasmesso questa passione. Quindi, oltre a occuparmi di tutti gli aspetti gestionali dell’Azienda, metto il mio tocco nelle collezioni GiosBrun. Ne supervisiono lo stile, dò delle indicazioni che i creativi poi eseguono, seguendo il mio gusto.
Prima di vestire i bambini, GiosBrun ha fatto per anni collezioni di Moda Uomo
Si, dieci anni fa facevamo solo la Moda Uomo su misura. Il nostro era un atelier dove arrivavano i clienti, e ne uscivano con prodotti sartoriali realizzati con l’impiego di tessuti pregiati, di altissima qualità.
Come mai la decisione di virare sulla Moda Bambino?
C’è stato un momento nel quale l’attività si era un po’ ridotta, e così abbiamo scelto di affacciarci all’Estero. Abbiamo iniziato da New York, dove abbiamo partecipato ad una Fiera dedicata all’Uomo e proprio lì, quasi per gioco, abbiamo portato le prime creazioni da bambino, che altro non erano che una replica in versione “mini” delle giacche da Uomo. Moltissime persone si fermavano al nostro stand proprio notando le giacche da bambino.
Il desiderio di vestire i piccoli è nato anche da una tua esigenza personale, di mamma?
Esattamente, io ho due figli maschi di 6 e 9 anni, e da quando sono mamma ho notato che in giro non c’è molto per vestire i maschietti. Mentre per le bambine la scelta è vastissima, per i bambini c’è molta proposta di capi casual, ma poco o nulla per quanto riguarda l’abbigliamento elegante. Questo mi ha dato l’input ad ampliare le nostre collezioni da Uomo alla moda Bimbo. La prima volta che abbiamo partecipato ad una Fiera Bambino a New York ci è stata riservata un’accoglienza davvero entusiasta. Abbiamo avuto l’opportunità di aprire il canale Wholesale, ossia di rivolgerci non più soltanto ai clienti finali, ma di farci conoscere dai Buyer più importanti a livello mondiale. Siamo entrati nei canali di Resellers altamente qualificati e abbiamo portato le nostre collezioni negli store de La Rinascente, nei luxury store Bosco dei Ciliegi in Russia, di Harvey Nichols nel Regno Unito, Saks Fifth Avenue a New York eccetera.
Cosa differenzia i vostri capi da quelli di altre aziende di Moda 0-12, a parte lo stile?
La scelta dei tessuti, la qualità e l’attenzione dettagli, alcuni dei quali magari sono poco visibili esternamente. Curiamo ogni minimo particolare. Per questo sono solita dire che una nostra giacca deve essere guardata non solo all’esterno, ma anche all’interno. È li che si nota la differenza: nelle rifiniture interne, per esempio, o nelle cuciture a contrasto.
Nel 2018 avete partecipato per la prima volta a Pitti Bimbo. Come è andata questa esperienza?
Abbiamo riscosso moltissimi consensi, tanto è vero che i negozi ci contattavano per fare il “su misura” anche da bambino.
A proposito, vuoi raccontarci come è andata con Cristiano Ronaldo?
Ronaldo ci ha commissionato, tramite una boutique di Torino, due smoking per il figlio Cristiano Jr. Sono stati realizzati su misura per lui. I nostri sarti, in 2 giorni e 2 notti, sono riusciti a confezionarli.
Giosbrun ha sarti italiani, tessuti italiani, tutto è rigorosamente Made in Italy
Ci teniamo moltissimo, questo secondo noi fa la differenza. Il mercato Estero è abituato a vedere un pò di tutto, ma l’etichetta Made in Italy è una garanzia molto apprezzata. Per noi è fondamentale mantenere la produzione a livello locale.
Con la Moda Bimbo GiosBrun è ritornata al cinema, sul set del film “Il giorno più bello del mondo”
Esatto, il piccolo Leone (nel film Giole) indossa i capi dell’attuale collezione Autunno Inverno 2019-20, dal tipico stile sartoriale di GiosBrun, in tutte le scene del film.
Come è nata questa collaborazione?
Abbiamo avuto questa possibilità grazie ad Eleonora Rella, costumista di molti film con la quale avevo collaborato in molte occasioni, in precedenza. Giosbrun Uomo in passato ha vestito moltissimi artisti e attori, da Christian De Sica a Gigi Proietti, Carlo Verdone, Marco Giallini, Giancarlo Giannini, Raoul Bova, Alessandro Preziosi, Checco Zalone, Joe Bastianich, Massimo Ciavarro, Luca Ward solo per citarne alcuni, ma la lista sarebbe ancora molto lunga.
Questi personaggi sono poi diventati clienti anche al di fuori dal set?
Sì, in molti hanno continuato a farsi confezionare abiti da noi. Abbiamo ricevuto molti complimenti da parte loro, ed è una soddisfazione grandissima.
Dopo il successo delle creazioni per la Moda Bambino, ora state pensando di lanciare una linea anche per le Bambine. Vuoi raccontarci di più?
Il marchio vuole ampliare un pochino la forbice, e quindi abbiamo deciso di inserire sia la linea Bambina da 2 a 16 anni che la linea Baby, da 0 a 2 anni. Una collezione fatta ad hoc per i neonati, dove ci saranno dei pezzi dedicati alla nascita, al primo compleanno, a tutte le fasi della primissima infanzia.
Qualche anticipazione su quello che sarà lo stile della collezione da Bambina?
Sarà una collezione molto chic e sofisticata, non c’è spazio per il casual wear. Comprenderà non soltanto gonne o abiti, ma anche capi come il pantalone palazzo e la giacca doppiopetto, cappotti in lana bouclé. In una parola, ci siamo ispirati un pochino allo stile Donna di Maison come Chanel o Dior. L’immagine corrisponderà a quella della Linea Bambino di GiosBrun. Le mamme che acquistano capi per i maschietti devono avere la possibilità di ritrovare lo stesso stile e la stessa ispirazione anche nella collezione per le femminucce.
Il tema dell’impatto della Moda sull’ambiente è sempre più attuale, e molto importante proprio per il futuro dei più piccoli. Qual è la politica di GiosBrun nei confronti della sostenibilità?
Siamo in contatto con dei fornitori di tessuti che utilizzano tessuti riciclati. Stiamo studiando la possibilità di impiegare tessuti che siano adatti al nostro stile, quindi che abbiano la stessa morbidezza di quelli che attualmente utilizziamo, e siano eco friendly. Ovviamente non riusciremo a realizzarci una collezione intera, perché per esempio le tonalità sono neutre e abbastanza limitate. Ma certamente anche la nostra Azienda è molto attenta alle tematiche ambientali.