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Moda e ambiente: il libro di Francesca Romana Rinaldi sui cambiamenti più urgenti da mettere in atto

Il nuovo libro di Francesca Romana Rinaldi, “Fashion Industry 2030: rimodellare il futuro della Moda in un’ottica sostenibile”, con prefazione di Matteo Marzotto (Egea – Bocconi University Press), propone la creazione di un nuovo modello di circolarità della catena del valore chiamato “Renewed Fashion Value Chain”

La presentazione del libro, scritto dalla docente dell’Università Bocconi Francesca Romana Rinaldi, si è svolta a Milano. È stata un’occasione per raccontare di innovazione responsabile, di trasparenza e tracciabilità di filiera, di circolarità e di consumo collaborativo nella moda.

Il libro presenta un’approfondita analisi sui profondi cambiamenti che le aziende devono gestire con urgenza a causa degli ormai noti problemi ambientali e sociali che si nascondono dietro le catene del valore del settore moda. “I problemi sociali sono sempre maggiori. L’ambiente sta soffrendo. I consumatori acquistano di più e usano sempre meno. Gli stock di magazzino crescono. Una rivoluzione è oggi necessaria per poter avere un’industria della moda nettamente più responsabile entro il 2030. Dal mio punto di vista il termine sostenibilità dovrebbe essere utilizzato se e solo se le aziende saranno in grado di rimodellare i processi e le attività della loro catena del valore attraverso i driver della trasparenza e tracciabilità, circolarità e consumo collaborativo” ha affermato l’autrice Francesca Romana Rinaldi.

Un ritratto di Francesca Romana Rinaldi, autrice del libro

 

Il G7 Summit svoltosi a Biarritz nel 2019 ha siglato l’impegno di 32 brand del settore nel “Fashion Pact”, un importante statement di un graduale allineamento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’ONU, focalizzando l’azione su tre gap legati all’”ambiente”, la “biodiversità” e il “clima”. L’impegno del 20% del settore è importantissimo, ma non basta. Il libro afferma che la strada è ancora lunga, però c’è una speranza per il futuro della moda, verso il 2030. Tra i punti di forza del libro c’è la creazione di un nuovo modello di circolarità della catena del valore chiamato “Renewed Fashion Value Chain”.

Interrogandosi sul futuro del settore nel 2030, l’Autrice afferma che i cambiamenti possono essere riassunti in sei punti:

1. Le catene del valore saranno tracciabili e trasparenti

Entro il 2030, le catene del valore delle aziende moda saranno tracciabili e trasparenti, affronteranno le sfide legate alla mappatura delle filiere globali e alla condivisione di contenuti che raccontano ciò che sta dietro ai prodotti attraverso etichette intelligenti.


2. Il coinvolgimento del consumatore in un modello “take-make-remake” sarà fonte di vantaggio competitivo

Le aziende del settore moda coinvolgeranno i consumatori nelle loro catene del valore circolari, offrendo svariate opzioni per prolungare la vita del prodotto. Il segmento di consumatori che considera la qualità più importante della quantità diventerà sempre più ampio.


3. La raccolta e analisi dei dati sarà sempre più ampia al fine di supportare la creatività umana con tecnologie innovative

Le aziende moda analizzeranno ed utilizzeranno un elevato numero di dati relativi ai consumatori: grazie all’intelligenza artificiale sarà possibile creare esperienze efficaci, in cui tutti gli stakeholders saranno attivi nelle catene del valore della moda.

4. Le aziende moda garantiranno centralità, coinvolgimento e inclusività del consumatore

Le esigenze del consumatore saranno messe al centro attraverso la personalizzazione del prodotto, le collezioni on demand, l’approccio omnicanale, il transmedia storytelling e la comunicazione one-to-one. L’industria sarà molto più inclusiva.

5. Ci sarà un passaggio graduale dal prodotto al servizio

Le aziende di moda si muoveranno dalla produzione e distribuzione di prodotti all’offerta di servizi più personalizzati come la riparazione, il noleggio e la ricommercializzazione. In futuro i nostri armadi saranno connessi.

6. I profitti saranno realizzati senza danneggiare l’ambiente o la società

Le aziende di moda che avranno successo saranno in grado di integrare estetica, etica e innovazione responsabile.

Da sx: Tommaso Perrone, Matteo Marzotto, Francesca Romana Rinaldi e Matteo Ward

Il commento di Matteo Marzotto

Matteo Marzotto, Presidente di Dondup ed autore della prefazione del libro, ha commentato: Il sistema sta cambiando radicalmente e per sempre. La moda, che rispecchia la nostra essenza, nel suo infinito e opportunistico cambiare, saprà o dovrà imparare e fare propri nuovi codici e nuovi termini: ambiente, circolarità, riutilizzo, risparmio, trasformazione, ottimizzazione. Concetti chiave per il futuro del mondo e degli esseri umani. Una sfida immane, un cambio di paradigma in cui l’Italia può essere precursore ed assumere un ruolo leader, promuovendo l’innovazione responsabile grazie al suo straordinario equilibrio tra competenze e tradizione”.

(*) L’immagine di apertura è presa dal sito della Camera Nazionale della Moda Italiana (Guidelines on the Eco-Toxological Requirements for Chemical Mixtures and Industrial Discharges)

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